CIVITAVECCHIA - Chi si prende cura dell’impianto di depurazione dell’ex caserma De Carolis sommariamente riconvertita in centro di accoglienza? La domanda la giriamo agli organi competenti così come ce l'hanno fatta alcuni residenti.
Cattivi odori da diversi giorni creano disagio agli abitanti nella zona: sembrano provenire dalla struttura abbandonata e adattata alla meno peggio per fronteggiare l’emergenza immigrati di inizio estate. Fino a quando la caserma era funzionante e si chiamava De Carolis, senza l’”ex”, l’intervento periodico dell’autospurgo “decongestionava” il depuratore, attività che non risulta sia stata messa in programma da quando la struttura ha riaperto per ospitate i migranti.
Più il tempo passa e più escono fuori i limiti e le carenze di una struttura vetusta e dismessa da anni e già questo, ad emergenza finita e nella ordinaria amministrazione, dovrebbe far riflettere i responsabili per valutare se è il caso di continuare a tenerla aperta facendo vivere gli immigrati in tali condizioni (dentro e fuori la struttura) o, meglio, ridistribuire gli ospiti presenti nei “veri” centri d’accoglienza permanenti, più attrezzati e dignitosi, presenti nel Lazio e in tutto il territorio nazionale.
2 commenti:
si potrebbero mandare a cagare a casa di chi li compatisce o di chi è andato al porto ad accoglierli con tanto di striscioni.
lo stitico
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