CIVITAVECCHIA - «Il Comune di Civitavecchia non rispetta le norme di legge della trasparenza amministrativa online. Infatti, visitando il sito istituzionale del Pincio, non c'è traccia di tutti gli incarichi, consulenze, articoli 90 e 110 elargiti dal sindaco Tidei ma ancora vi sono pubblicati quelli della precedente amministrazione comunale. La pubblicazione degli incarichi è invece un preciso dovere dell'amministrazione. Dal 1° gennaio 2011, lo ricordiamo, è entrata in vigore la legge 69 del 18 giugno 2009 che stabilisce che a partire da quella data ogni amministrazione ha l’obbligo di pubblicare tutti gli atti sul proprio sito internet. Poiché non possiamo pensare che questa maggioranza voglia dimostrare che la precedente Giunta Moscherini rispettava le norme sulla trasparenza e la nuova no, ci sembra un modo evidente per non rendere pubblico il surplus di costi delle consulenze e degli incarichi fiduciari dopo che si è gridato ai quattro venti che il Comune era in deficit finanziario.
Farsi beffa di tali disposizioni in un momento in cui i cittadini si aspettano ben altro dalle istituzioni è un segnale inquietante che favorisce il dilagare dell'ostilità della gente comune contro la casta. Tutto ciò è ancora più grave poi se prendiamo in considerazione il programma elettorale del centrosinistra e i precedenti cinque anni di opposizione dove l’attuale maggioranza non perdeva una occasione per “immolarsi” in nome della trasparenza, della legalità e del rigore sui conti.
Ci auguriamo che al più presto venga di nuovo garantito il rispetto delle leggi.» Lo dichiarano i rappresentanti dell'associazione cittadina Il Popolo della Città.
Farsi beffa di tali disposizioni in un momento in cui i cittadini si aspettano ben altro dalle istituzioni è un segnale inquietante che favorisce il dilagare dell'ostilità della gente comune contro la casta. Tutto ciò è ancora più grave poi se prendiamo in considerazione il programma elettorale del centrosinistra e i precedenti cinque anni di opposizione dove l’attuale maggioranza non perdeva una occasione per “immolarsi” in nome della trasparenza, della legalità e del rigore sui conti.
Ci auguriamo che al più presto venga di nuovo garantito il rispetto delle leggi.» Lo dichiarano i rappresentanti dell'associazione cittadina Il Popolo della Città.
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