Barbaranelli sfida Sel sulla riduzione dei compensi. Il Popolo della Città sfida l’ex Sindaco Barbaranelli: “Faccia il delegato a costo zero piuttosto che il Sovrintendente a caro costo”.
CIVITAVECCHIA – “Ci uniamo ai tanti esponenti, sia della maggioranza che dell’opposizione, che chiedono un forte ridimensionamento delle spese per il Teatro Traiano. Una prima soluzione emerge nella “difesa d’ufficio” della delegata Tomassini, che sottolinea come gli incarichi ai vertici del Traiano siano differenti. Siamo d’accordo: al sig. Fabrizio Barbaranelli spetta la responsabilità politica sul Teatro mentre al sig. Quartullo quella tecnica. Pertanto l’incarico del sovraintendente Barbaranelli andrebbe trasformato in semplice delega del sindaco, equiparandolo a tutti gli altri colleghi di Giunta che hanno le stesse responsabilità politiche (se non più gravose) senza percepire compensi. Allo stesso tempo il Popolo della Città chiede che lo stipendio del direttore artistico sia drasticamente ridotto o quanto meno riportato a quanto percepiva con la Giunta Moscherini”. Lo rende noto l’Associazione cittadina Il Popolo della Città.
“In tempi di crisi economica – afferma Antonio Cacace, Presidente dell’associazione - non capiamo come un’amministrazione comunale che dice di voler risanare i conti possa con una mano pagare un sovrintendente oltre 3.000 euro al mese, quando lo stesso incarico potrebbe essere svolto dall’ex sindaco ed ex consigliere regionale a costo zero, e con l'altra prepararsi a fare una mattanza sociale annunciando licenziamenti di massa alla municipalizzata dei rifiuti. Parliamo di un “veterano” (ero piccolo io e già era ex di molte cose) come il sig. Barbaranelli che dalla politica ha già ricevuto tanto. Sarebbe bello che i politici in pensione e con vitalizi, di tanto in tanto, prendessero esempio dai tanti nostri anziani che con un minimo di pensione e una vita di sacrifici hanno ancora voglia di impegnare il loro tempo libero, senza nulla a pretendere, in attività di volontariato per la comunità. Al sindaco Tidei - conclude Cacace - e ai giovani consiglieri comunali chiediamo: “E’ questo il “ritorno al futuro” tanto decantato in campagna elettorale?!? Con l’affidamento di tanti incarichi a esponenti del Pd come pensate di moralizzare la politica?”.
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